Ti consideri uno sfigato?
Quando per il mio lavoro mi trovo ad operare sulle memorie che attivano degli schemi mentali subconsci o meglio delle “credenze” o “forme pensiero” limitanti il mio campo d’azione e l’agire si fanno sempre più interessanti; in quanto so benissimo cosa significa cambiare registro e cosa vuol dire a livello cellulare, inteso come cellula madre o DNA, poter modificare la propria realtà attraverso una modificazione delle percezioni che abbiamo di essa.
Molte volte mi trovo davanti, nella pratica quotidiana, a credenze e pensieri individuali che possono connotarsi in affermazioni come: “Sono uno sfigato”, “Succedono tutte a me”, “Mi merito tutta questa sofferenza” o “E’ giusto che non sia felice” “Non valgo niente” tanto per citarne alcuni evidenziati sul campo. Queste affermazioni sono cicatrici per l’anima e non permetteranno alla tua realtà di modificarsi e non attrarrai niente che possa darti l’impressione di poter avere una vita diversa e soprattutto migliore.
Questi condizionamenti di fondo nascono molto spesso da ferite profonde come umiliazioni, ingiustizie, tradimenti, abbandoni, rifiuti rivolti verso chi siamo veramente e la vita spesso ci mette così alla prova complicandoci la realtà; frapponendo ostacoli vari al nostro cammino evolutivo, varie prove da superare sul nostro percorso, giusto per rinsaldare il principio base che sta trattenendo il condizionamento nel subconscio. Ci sono anime che tutta la vita si affannano a tener testa e superare i diversi problemi, non si arrendono mai e magari divengono sempre più forti e con notevoli capacità di resilienza.
Queste persone passando dal ciclone della vita possono essere con il tempo diventate anche sensibili, delicate ed ispirate avendo trasformato le ferite in cicatrici che stabilizzano il guerriero, colui che attraverso la sofferenza si è fortificato ed è evoluto nella sua crescita nonostante tutto. Ma tutto questo faticare con quale prezzo da pagare? E’ giusto dover soffrire tanto ed affrontare tante battaglie solo per la nostra crescita interiore? Beh! Io direi di no, meglio apprendere rapidamente le lezioni che la vita ci pone in essere e sganciare i nostri condizionamenti inconsci al fine di riprogrammare la nostra mente in modo più libero e leggero.
Le prove che dobbiamo affrontare e che la vita ci mette davanti sul nostro sentiero in realtà sono per noi ostacoli momentanei, che se ne facciamo ben uso ci permettono di andare oltre, di guadare il fiume del tempo e costruire un altro sé. Molte persone questo non riescono a comprenderlo pertanto introiettano a livello inconscio affermazioni che non fanno altro che fortificare queste percezioni ed allora tutte le esperienze negative sono date contro di me, sono io che sono sbagliato, sono io il problema, non merito di essere felice, sono uno sfigato! Tutto questo è la vera rovina, in realtà noi veniamo in questa vita e ci incarniamo per seguire un progetto dell’anima che ancora deve apprendere cose che non ha aveva imparato prima ma di base la vita dovrebbe di per sé essere felice e senza sofferenza. Vedi te quanto te la sei complicata!!!
Ognuno di noi ha la responsabilità della propria realizzazione, della propria felicità e crescita consapevole della propria vita; tutto dipende da TE, tu solo sei il fattore decisivo verso tutto ciò che ti accade. Chiediti se ti senti infelice, irrealizzato o in standby davanti a degli eventi, relazioni, situazioni se stai facendo tutto il possibile per cambiare questo. Se vuoi che qualcosa cambi devi essere pronto a fare il salto del cambiamento dal tuo interno, devi essere tu il primo a cambiare modalità, percezione e visione della cosa; da questo momento e fatto questo la realtà ti risponderà con i suoi cambiamenti. Se non vivi in modo giusto, se perdi delle occasioni, se ti blocchi la responsabilità è completamente tua; molte persone davanti a questo concetto si paralizzano per le paure, sono terrorizzati soltanto dal termine “responsabilità” divenendo così incapaci di vedere l’altro lato della medaglia, quello dove sta scritta la parola “Libertà”.
Ripulire il subconscio dai condizionamenti limitanti già permette di vivere in modo diverso ciò che accade, si accoglie il cambiamento in positivo e senza temerlo, si accettano le cose che ci accadono solo per il semplice fatto che sono la nostra lezione, il nostro modo per migliorarsi.
Una grande attenzione deve essere posta per tutto questo alla mente bambina. I bambini vivendo in una società performante si trovano spesso a sentirsi inadeguati, mal giudicati, identificati con un risultato; se questi divengono condizionamenti e memorie corporee avranno come risultato un programma del subconscio che resterà, a giudicarli come un pilota automatico, per tutta la loro vita. Quindi quello che io posso consigliare al mondo adulto è quello di lavorare su se stesso al fine di migliorarsi e realizzare il progetto animico e verso il mondo dei bambini quello di accoglierli come esseri speciali, portatori di unicità di essenza, pertanto non omologabili o condizionabili in “gabbie” molte volte dorate ma pur sempre limitanti dei talenti individuali.