Insieme all’obesità, al diabete, al colesterolo sicuramente l’ipertensione è uno dei disturbi più diffusi in tutto l’Occidente opulento, industrializzato e con scarsi o malsani valori spirituali. Nel nostro Bel Paese Italia in età adulta un italiano su tre soffre di pressione alta e si tratta di un problema che non dovrebbe essere sottovalutato, in quanto una pressione sanguigna costantemente elevata aumenta significativamente il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e insufficienza renale; comportando gravi costi che vanno a pesare sull’intero Sistema sanitario oltre che patologie più gravi ed invalidanti per la persona. Ma cosa è in realtà l’ipertensione? Il sangue che viene pompato dal cuore fluisce attraverso le arterie per poi essere immesso nel circolo sanguigno.
La forza con cui il sangue preme contro le pareti arteriose viene chiamata pressione sanguigna. Essa è possibile distinguerla in: pressione minima (la diastolica) che è la forza esercitata dal sangue sulla parete delle arterie tra un battito del cuore e l’altro; essa per essere considerata “normale” deve avere un valore compreso tra 60 e 90 mmHg; poi c’è la pressione massima (sistolica) che è la forza esercitata dal sangue sulla parete delle arterie quando il cuore si contrae, ed essa è considerata “normale” quando il suo valore è compreso tra 90 e 140 mmHg; entrambi i parametri vanno tenuti sotto controllo e devono risultare inferiori a 140/90 mmHg. Una persona è ipertesa, quando c’è una situazione costante (quindi non occasionale) in cui la pressione sanguigna è superiore ai valori di normalità. Ma questa è solo un punto di vista, in realtà il punto di vista organico/funzionale; vi è invece un’altra visione, forse più interessante e che molte volte spiega il perché negli individui si hanno alterazioni e picchi in salita della pressione arteriosa. Secondo la Psicosomatica il Sangue di per sé rappresenta l’Io, il nostro essere incarnato ed annovera su di esso tutte le emozioni; pertanto si può dire che il Sangue è il circuito emotivo di una persona. Se ci fate caso molto spesso succedono picchi di ipertensione di fronte ad emozioni importanti come gioia, rabbia, ira che sono di tipo occasionale ma anche un cronicizzarsi di forme di ipertensione possono avvenire in seguito a lunghi periodi di stress emotivo es. durante una separazione, un evento luttuoso, ecc. Qui il carico emotivo è troppo forte ed il barometro interiore si alza; essa può essere collegata ad ansia, fobie, paure ed angosce che sono emozioni forti ma anche ad emozioni di lunga durata come lo potrebbe essere la nascita di un bambino non voluto, un aborto, una violenza. In Medicina allopatica ad ottemperare a questo vi sono i farmaci ipertensivi ma anche la Natura offre le sue magnificenze al fine di rimettere a posto lo stato di squilibrio che si è venuto a generare, oltre ad un lavoro su se stessi per capire cosa stiamo vivendo come carico tensivo, emotivamente non più gestibile.
La Natura appunto ci offre la sua sapienza attraverso Piante che possono regolarizzare la pressione sanguigna cercando così di evitare l’uso di farmaci. Essi sono rimedi fitoterapici con proprietà diuretiche ed ipotensive, ovvero capaci di abbassare la pressione e di regolarizzarla. Il biancospino (Crataegus oxyacantha) è un arbusto spinoso della famiglia delle Rosaceae che cresce spontaneo un po’ in tutta Italia; in fitoterapia la droga è costituita da foglie e fiori, che sono la parte della pianta più ricca di principi attivi. E’ una delle piante in assoluto più indicate per chi soffre di ipertensione e per qualsiasi altra malattia cardiovascolare, gode di proprietà ipotensiva, sedativa, rilassante a livello cardiaco e agisce dilatando la muscolatura dei vasi sanguigni. Oltre ad essere un ottimo rimedio naturale per l’ipertensione, gli estratti erboristici a base di biancospino, come tisane e tinture madri, sono indicate per il trattamento di lievi insufficienze cardiache, delle aritmie, delle extrasistoli ventricolari, delle palpitazioni, della dispnea cardiaca e delle cardiopatie senili. Per le sue ottime proprietà rilassanti, il biancospino è un ottimo rimedio erboristico anche per chi soffre di stati d’ansia e attacchi di panico. Si possono usare le foglie e i fiori essiccati per preparare delle 2-3 tisane calde, da bere nell’arco della giornata o in alternativa va benissimo anche la tintura madre da assumere a gocce diluite in poca acqua. Al di la di possibili intolleranze personali, il biancospino non ha alcun effetto collaterale e può essere assunto anche in associazione con altri farmaci o altri rimedi naturali. L’aglio (Allium sativum) non ha bisogno di presentazioni, lo conosciamo tutti e in molti lo evitano per il suo sapore sgradevole e per il problema successivo alla sua introduzione: l’alitosi, che si può tamponare masticando foglie di menta, foglie di prezzemolo o chiodi di garofano. L’aglio non è un normale alimento, potremmo invece dire che si tratta di un farmaco vero e proprio, se consumato crudo è in grado di abbassare la pressione arteriosa (proprietà ipotensiva), tonificare l’apparato cardiocircolatorio, ridurre trigliceridi e colesterolo. L’aglio evidenzia inoltre un’importante azione antiaggregante piastrinica e antitrombotica, agisce quindi in simultanea su più fattori di rischio aterosclerotico. E’ inoltre da considerarsi come un potente antibiotico naturale ed è estremamente ricco di sostanze con proprietà antiossidanti, utili per contrastare l’invecchiamento ed il degeneramento cellulare provocato dai radicali liberi, cosa che nel tempo può portare alla formazione di cellule tumorali. In ogni caso fate attenzione a non esagerare con il consumo di aglio (o con la tintura madre), perché un eccesso può provocare anemia e disturbi digestivi, in genere mezzo spicchio al giorno è più che sufficiente. Consumato crudo, l’aglio è controindicato in soggetti affetti da ulcera peptica e gastrite e andrebbe evitato dalle donne in gravidanza. Gli estratti erboristici a base di aglio interagiscono con numerosi farmaci e in caso ne assumiate, è sempre meglio chiedere il parere del Medico prima di consumare aglio crudo o di assumere preparati erboristici a base di aglio, come appunto la tintura madre.
Il meliloto (Melilotus officinalis) è una pianta erbacea che deve il suo nome dal greco “mèli” (miele) e “l tòs” (trifoglio o biada), questo perché le piante di meliloto rappresentano da sempre una valida fonte di nettare per le api, nonché di foraggio per il bestiame. Si tratta di una sorta di “cumadin naturale“, in quanto questa pianta è ricchissima di cumarine, delle sostanze con azione anticoagulante e fluidificante del sangue. E’ un utilissimo rimedio naturale per chi soffre di pressione alta, di insufficienza venosa e linfatica, inoltre gode anche di proprietà sedative (quindi è utile per chi soffre di insonnia), diuretiche e digestive. Da uno studio condotto su alcuni animali, è emerso che il meliloto gode anche di attività cicatrizzante, perciò è in grado di accelerare la guarigione delle ferite. A differenza del biancospino, il meliloto non può essere assunto in associazione con altri farmaci, specie se si tratta di anti-coagulanti, è infatti un’ottima alternativa naturale a questo tipo di farmaci, magari assunto insieme ad altri rimedi erboristici, come il biancospino e la cardiaca. La cardiaca (Leonorus cardiaca) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, la sua origine è Asiatica ma è ampiamente diffusa anche nel Nord Italia e in tutto il Nord Europa. Il suo nome deriva dall’antica consuetudine di ritenere questa pianta efficace proprio per il trattamento delle malattie cardiache. Agisce sull’apparato cardiocircolatorio determinando ipotensione, vasodilatazione e rallentamento della frequenza cardiaca. In Fitoterapia la cardiaca viene impiegata per il trattamento di un gran numero di disturbi cardiovascolari, come aritmie, ipertensione, palpitazioni e tachicardie; ha inoltre un’azione sedativa, utile per le persone che soffrono di ansia, insonnia e attacchi di panico. Essa è anche un ottimo rimedio naturale per alleviare le turbe della menopausa.
Meglio di questa pianta assumere la Tintura Madre e non le compresse in quanto contengono malto destrine da evitare in stato ipertensivo; è il caso di sconsigliarla durante la gravidanza per le sue controindicazioni. L’equiseto (Equisetum arvense), conosciuto anche con il termine comune di “coda cavallina” è una pianta infestante che cresce spontanea un po’ in tutti i luoghi del Mondo a clima umido, a ridosso di fiumi, laghi e torrenti. In fitoterapia è considerato un ottimo diuretico e mineralizzante, soprattutto del tessuto osseo. L’equiseto contiene: silice, flavonoidi, tannini, saponine, acidi organici, fitosteroli, sali minerali (specialmente potassio, calcio, magnesio e zinco), vitamine e tracce di alcaloidi. Essendo un potente diuretico naturale, l’equiseto agisce indirettamente anche sulla pressione sanguigna, abbassandola. Agisce inoltre come depurativo del sangue, favorendo l’eliminazione dell’acido urico, inoltre è utile per chi soffre di cellulite, ritenzione idrica e per le persone con problemi di sovrappeso o obesità. Infine l’equiseto è uno dei migliori rimedi per prevenire e contrastare il diffuso problema dell’osteoporosi; grazie al suo elevato contenuto di silice e sali minerali, questa pianta ha dimostrato di svolgere un’azione benefica a livello tissutale e in particolar modo, a livello del tessuto osseo. L’equiseto non può essere assunto in concomitanza con diuretici o farmaci utilizzati per il trattamento dell’ipertensione.
Va invece bene se assunto in associazione ad altri rimedi erboristici, come quelli menzionati sopra. Ed infine tra le migliori piante naturali per lì ipertensione vi è la betulla (Betula pendula) è una pianta della famiglia delle Betulaceae, dal caratteristico tronco chiaro diffusa dai Balcani all’arco alpino e in tutta l’Europa atlantica e l’Asia. Come per l’equiseto, anche la betulla, essendo un ottimo rimedio naturale ad azione diuretica è molto utile per le persone che soffrono di pressione alta, nonché per ridurre il colesterolo cattivo e gli acidi urici. La betulla ha anche un ottima azione antinfiammatoria a livello delle vie urinarie e viene impiegato come rimedio naturale per la cistite. Infine la betulla è un rimedio adatto alle persone che stanno cercando di perdere peso e dalle donne con problemi di cellulite che cercano un modo per eliminare i liquidi in eccesso. Per quanto riguarda le controindicazioni va detto che gli estratti e le tisane di betulla possono interferire con diversi farmaci, tra cui diuretici e ipotensivi e va evitato alle persone con allergie o intolleranze alle Betulaceae. Se invece la sofferenza è di ipotensione sappi che le tue Piante importanti su cui puoi fare affidamento sono la salvia, il rosmarino e la liquirizia.
La Fitoterapia però non è altro che un naturale effetto tampone circa la sintomatologia e la relativa pericolosità, la parola chiave invece da tener sempre presente in questo disturbo come in altri è lo “stile di vita sano” fatto non solo di indicazioni di carattere generale come: non fumare, non bere alcol, fai esercizio fisico, cerca di dimagrire, evita il caffè e non mangiare cibi troppo salati che sono generalmente i consigli che un Medico da al proprio paziente. Primo fra tutti per il corretto stile di vita è sicuramente quello alimentare; se vuoi davvero abbassare la pressione e riportare i valori nella normalità, senza l’uso dei farmaci, sappi che non ti basterà togliere qualche caffè e moderare l’uso del sale, ma dovrai necessariamente curare l’alimentazione a 360° rivoluzionando completamente il tuo modo di mangiare. Tra le cose da evitare, ci sono proprio quei cibi che più di tutti fanno parte della moderna dieta Mediterranea: i cereali, i dolci e i latticini, in questo trio sono racchiusi i principali responsabili della pressione elevata. Eliminando questi alimenti e seguendo un particolare tipo di dieta, migliaia di italiani sono riusciti da soli e senza farmaci (e chi li usava li ha eliminati) a regolarizzare la propria pressione sanguigna.
Le piante e gli estratti fitoterapici accennati sono solo alcuni dei rimedi naturali più efficaci per regolarizzare la pressione, perché ne esistono certamente degli altri altrettanto validi, come ad esempio le foglie di olivo, il tarassaco, la calendula e l’ortica. Mi preme però sottolineare che i rimedi naturali, così come i farmaci allopatici, visto che si parla comunque di principi attivi e droghe, non possono essere utilizzati per sempre, vanno bene per un certo periodo ma poi si possono e si dovrebbero abbandonare. Il corretto stile di vita è la vera ed unica sana abitudine da prendere e mantenere per il nostro benessere a 360°.