Perchè abbiamo paura di prendere decisioni o di sbagliare?
La caratteristica principale che porta con se la paura è quella di paralizzare, bloccare tutte le energie e se questo blocco accade difronte ad una alternativa o ad una decisione importante che dobbiamo prendere per il nostro futuro, ecco che ci torturiamo per avere al più presto le idee chiare ed una decisione che sarebbe figlia della fretta.
L’indecisione simbolicamente somiglia come al momento della gestazione dove tutto deve scorrere senza forzature. In realtà l’indecisione, quel blocco che genera la paralisi non è altro che la necessità di dover fare un salto verso una nuova consapevolezza, una nuova vita o una nuova conoscenza ed integrazione di sé.
Le decisioni prese solo di testa, in modo razionale e logico, sulla base di convinzioni apparentemente irremovibili spesso si rivelano sbagliate o fragili. In questo caso davanti all’incertezza di chi possiamo fidarci, chi conosce o sa tutto di noi?
Il mondo è composto da persone che rimuginano continuamente senza risolvere mai niente ed altri, che però sono una minoranza, che decide istintivamente e quasi a caso. La cosa importante da capire è che non esiste una scelta giusta, decisioni tra cui optare che siano una legge valida per tutti; in realtà quello che non sappiamo è che la capacità di prendere decisioni è innata, universale e tutti noi la possediamo, nessuno escluso.
Capita che a volte questo meccanismo si blocca e veniamo attanagliati nella spirale della indecisione aspetto che però non è così deleterio o negativo come potrebbe apparire.
Proviamo a pensare istintivamente cosa facciamo quando siamo indecisi, quando ci sentiamo davanti ad un bivio, la risposta sarà per molti di voi quella di dire PENSO ed infatti noi cominciamo ad arrovellare le meningi, a mandare avanti il pensiero razionale e strutturato, cominciamo se ciò non basta a chiedere consigli o aiuto a tutti coloro che ci circondano fino ad arrivare ad affidarci persino alla sorte ma, in molti casi quello che otteniamo, è uno stato di paralisi e blocco davanti al muro dell’indecisione.
Nell’esperienza di vita che fino a questo momento avete compiuto, quando vi è capitato di dover decidere velocemente, con le spalle al muro ed istintivamente, quante volte siete riusciti a mancare l’obiettivo? Si, perché le decisioni maturate in modo spontaneo in realtà è più probabile che vadano meglio di quello troppo ed a lungo meditate o ancor meglio pensate. Quando stacchiamo i pensieri tutti i dubbi sfumano per incanto e le buone idee arrivano in modo naturale tutte per noi; non è centrale andare a caccia delle risposte bensì essere disposti ed aperti a farsi trovare da quelle a noi destinate.
L’indecisione non è altro che un prodotto della tua anima, in realtà è un suo regalo ma in pochi la considerano tale; dal momento che stai impanato nelle sabbie mobili e ti affidi smettendo di essere il protagonista lasci andare l’io razionale e risvegli il lato magico dello stupore, distraendoti da ciò che pensi di essere, da tutte le convinzioni che ti impediscono di passare oltre; lì e solo lì in quel momento la tua anima che è sapiente ti indica la vera Via Maestra.
In realtà non ci sono decisioni da prendere, scelte da compiere ma serve solo lo stare nel silenzio interiore, nel buio dell’introspezione e fare come la Natura fa saggiamente con il seme ovvero depositarlo nel grembo di Madre Terra ed attendere che nel silenzio, nella mancanza di giudizio avvenga in modo spontaneo lo schiudersi delle proprie potenzialità. Gli errori da non compiere sono tutto ciò che rende non fluido il percorso dato dalla scelta, spesso ci impantaniamo davanti classifiche per ordine di importanza o alla sola fretta di raggiungere un obiettivo, ed ecco che la strada torna ad essere in salita e tortuosa, bloccando il suo fluire di eventi o messaggi che farebbero la differenza per noi stessi.
La mente molte volte in queste situazioni si fissa su modelli esterni e confonde le idee allontanandoci dalle tendenze naturali mentre il corpo saggiamente interviene attraverso la discesa in campo di “sintomi” che altro non sono che una manifestazione di protesta indicante cosa ci attira e cosa ci respinge. A chi non è mai capitato in certi momenti di passaggio, di evoluzione, di cambi di vita di accusare disturbi “strani”, malattie psicosomatiche, “sintomi” ad intermittenza che altro non sono che la risposta corporea a ciò che si vuole o si detesta in quanto le nostre cellule sono in contatto con il nucleo più profondo di noi e sanno cosa realmente “bolle in pentola”.
Le parole che non diciamo ad altri o a noi stessi si possono trasformare in un bellissimo linguaggio animico che viene dal profondo e si può leggere attraverso il corpo; l’inconscio si esprime sempre attraverso percorsi simbolici o per analogie e questo accade tutte e volte che perdiamo il contatto con la parte di noi più vera ed autentica dando maggiore importanza alla mente ed alla razionalità.
Tutte le soluzioni sono sempre davanti a noi ma spesso ci appaiono velate o in una coltra nebbia che non permette la chiara visuale, in realtà se non vediamo significa che stiamo guardando nel modo sbagliato. Vi invito ad applicare delle piccole Regole affinché le decisioni divengano chiare e non stiate in balia della paura:
- La risposta a tutto quello che vi aspetta deve sbocciare senza fretta. Fermate l’ansia di dover decidere a tutti i costi rispettando tempi che non sono quelli personali, la decisione arriverà a maturazione da sola e dalla sorgente primaria che è quella del nostro profondo.
- Non rimuginate sulla questione, chiaritevi il problema e poi lasciatelo andare dimenticandolo. Togliete al pensiero l’azione dominante e canalizzate l’energia nel corpo attraverso il movimento o l’attività pratica; meglio fare attività fisica o ginnastica piuttosto che riaccendere la spia del cervello.
- Aprite la vostra mente e rendetela flessibile, più che risolvere il problema quello che dovete fare è raggiungere una nuova consapevolezza.
- Coltivate la parte istintiva che vive e dimora in voi, quella parte che come un animale selvaggio conosce bene il percorso da compiere, vi trascina e non sbaglia.