Questo è un argomento che mi sta particolarmente a cuore in quanto professionalmente da Naturopata è mio obiettivo quello di prevenire i disequilibri, le disarmonie e mantenere in un ottimale livello di salute e benessere psicofisico coloro che a me si rivolgono pertanto anche il loro stile di vita viene valutato; ed inoltre tutto ciò con cui essi entrano in contatto possono essere fattori benevoli o preoccupanti per la loro salute.
Sicuramente qualcuno di voi avrà già incontrato sul suo sentiero di vita ed esperienza quotidiana questa terminologia mentre per altri sarà del tutto una novità, ebbene vorrei che da adesso in poi aveste tutti le idee più chiare in merito, visto che queste sostanze sono entrate a far parte del nostro stile di vita e del nostro quotidiano. Cercherò qui nel mio piccolo di farvi capire quanti sono in presenza nella nostra vita ed eventualmente come evitarli per il nostro stato di salute globale.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un così detto Interferente Endocrino viene definito come “una sostanza o miscela di sostanze esogena/e che altera o alterano la funzione del Sistema Endocrino, provocando conseguentemente effetti negativi sulla salute di un organismo intatto o sulla sua progenie o (sotto) popolazioni” (European Workshop on the Impact of Endocrine Disrupters on Human Health and Wildlife, Weybridge 2-4/12/1996); questo per dire che in modo molto subdolo vi sono sostanze con cui noi entriamo in contatto e che agiscono all’interno del nostro corpo andando ad interferire con le necessarie e reali funzioni dei nostri ormoni. Il fatto di essere agenti disturbatori subdoli è perché il nostro corpo non li riconosce come dannosi o/e come componenti esterni pertanto li lascia agire indisturbati. In realtà sono sostanze specifiche che vanno ad interferire con la sintesi, la secrezione, l’associazione, il trasporto, l’azione o l’eliminazione degli ormoni naturali con relative conseguenze in merito a sviluppo, comportamento, fertilità nonché omeostasi cellulare.
Ma nella nostra pratica e consumistica vita quotidiana quante volte li abbiamo incontrati o li incontriamo? Li conosciamo sotto questa identità o abbiamo di loro le sole mentite spoglie? Non lasciamoci ingannare o fuorviare dai difficili nomi che portano e sotto i quali si identificano, proviamo invece a vedere dove si trovano e cominciamo a capire quanto accumulo ne facciamo nel nostro corpo perché questo è il reale problema; il danno non viene dato dalla singola assunzione o contatto bensì dall’esposizione prolungata e combinata.
Questo un elenco degli Interferenti Endocrini più comuni e pericolosi:
- Bisfenolo A
- Ftalati
- PCB o policlorobifenili
- HAP o idrocarburi policiclici aromatici
- Diossine
- APE o alchilfenoli etossilati
- Parabeni
- DDT o para-diclorodifeniltricloroetano
- MXC o metossicloro
- Clordecone
- Ormoni stereoidei
- Antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
- Antibiotici
- Agenti citotossici
- Prodotti chimici e industriali
Il sistema endocrino è il fondamento per la crescita dell’uomo e per lo stato di salute che lo contraddistingue ecco perché le sue funzioni devono essere tenute sotto osservazione ed in equilibrio; gli interferenti andando ad agire sugli ormoni alterano lo stato di equilibrio portando anche a conseguenze gravi. Molte ricerche purtroppo indicano ad esempio che molte persone esposte a questi agenti esterni hanno maggior rischio di patologie riproduttive come infertilità, aborti, endometriosi; disturbi comportamentali nell’infanzia oppure alcuni tipi di cancro ai testicoli o al seno.
Con il suo processo di presenza l’’interferente può agire direttamente sulla cellula come l’ormone ma generando una risposta eccessiva o più bassa rispetto a quella prodotta dall’ormone endogeno; oppure va ad agire sull’ormone stesso inibendolo e quindi non facendogli svolgere la sua funzione sulla cellula.
La Legislazione comunitaria in vigore considera già sanzionabili o soggetti a divieti alcuni perturbatori endocrini; in alcuni paesi infatti esistono alcuni divieti e restrizioni di utilizzo ma che ancora non sono sufficienti per ritenerci al sicuro.
Possiamo entrare in contatto con gli Interferenti Endocrini attraverso le mucose orali, il contatto della pelle ma molte volte passano direttamente attraverso la stessa catena alimentare. Queste presenze chimiche nella maggior parte dei casi, si riscontrano nella nostra quotidianità per il loro versatile utilizzo, sono infatti presenti nei prodotti plastici, nelle pellicole per alimenti, nelle carte di credito, nelle banconote, nelle lattine per la conservazione dei prodotti alimentari, nelle protesi dentarie, nei pannolini, nei tessuti impermeabili, nei detergenti, negli inchiostri, nei giocattoli, nelle forniture d’ufficio o cancelleria, nelle bottiglie usa e getta, nei blister, nelle padelle con rivestimenti antiaderenti, nei sedili per auto o materiale in schiuma, nelle vernici, nei cosmetici, come conservanti per i Farmaci o per gli alimenti tanto per citarne alcune fonti ad uso diffuso.
A noi comuni cittadini responsabili non resta altro da fare che imparare, conoscere, agire adottando comportamenti intelligenti nella vita quotidiana andando così a proteggere noi stessi ed i nostri figli.
Eccovi qui alcune BUONE PRATICHE da seguire che ci possono aiutare nel sostituire o eliminare queste sostanze altamente nocive:
- Non utilizzare contenitori in plastica per alimenti o bevande usurati o monouso
- Limitare l’uso di padelle antiaderenti ed eliminarle se graffiate
- Utilizzare la carta oleata o pellicola solo a contatto con gli alimenti secondo le indicazioni, ad esempio la carta stagnola non va bene per alimenti acidi
- Limitare la combustione di candele, incenso ed il fumo di sigaretta nell’ambiente in cui si vive ed assicurare un costante ricambio di aria
- Sostituire gli involucri lacerati e usurati di oggetti con imbottitura in schiuma
- Limitare l’utilizzo di indumenti idrorepellenti o antimacchia, antifiamma.
- Evitare il consumo di alimenti con parti carbonizzate o bruciate ed alimenti affumicati
- Per i materiali ad uso casalingo evitare l’uso di PVC
- Evitare fasciatoio o passeggini rivestiti in PVC
- Non scaldare latte, bevande o pappe per neonati in contenitori in plastica
- Non travasare liquidi o alimenti caldi in contenitori di plastica non idonei ad uso alimentare
- Non utilizzare saponi, trucchi, alimenti contenenti parabeni, BHT
- Non utilizzare saponi contenti parabeni, ftalati