La vita non è soltanto un processo naturale, forse è più ancora mistero
James Hillman
La Naturopatia Psicosomatica
Quando parliamo di Salute adesso, nel Terzo Millennio, abbiamo la possibilità di spaziare su diverse Discipline e toccare concetti diversi. Ad aiutare il nostro corpo a ritrovare l’equilibrio ed il benessere non vi è soltanto la Scienza Farmacologica e la Medicina Allopatica ma anche molte altre Scienze che aiutano in modo naturale organi, tessuti ed il sistema tutto a reagire agli eventi stressanti che spesso causano disequilibri organici.
La Naturopatia è una di queste Scienze Naturali ed io mi occupo di essa, inoltre sono specializzata in Kinesiologia Applicata, scienza correlata alla Fisica Quantistica e della quale ci sarà modo di parlare ampiamente. A seguito di una Laurea in Pedagogia e per motivazioni del tutto personali sono diventata un professionista della Medicina Olistica in età adulta e conseguentemente anche più consapevole; questo mi ha portato totalmente ad un cambio di pensiero e considerazione dell’Uomo, come essere completo. Il fatto di approfondire le Scienze Mediche Naturali, che in realtà sono presenti con i loro principi da millenni, anche se al momento vengono relegate in un angolo, in quanto l’importanza centrale viene comunque sempre data alla Medicina Classica Allopatica, mi dà tutti i giorni grande soddisfazione e possibilità di crescita.
Come diceva a suo tempo Paracelso, padre della Medicina
“L’origine delle malattie è nell’uomo e non fuori di esso; ma le influenze esterne agiscono sull’intimo e fanno sviluppare le malattie … Un Medico … dovrebbe conoscere l’uomo nella sua interezza e non solo nella sua forma esterna. Se trova malata una parte del corpo deve cercare le cause che producono tale malattia e non limitarsi a trattare gli effetti esterni.”
Per ripristinare un sano equilibrio, ritrovare la propria salute molte volte non importa escogitare nuovi metodi, ricorrere a strategie avanguardiste bensì basterebbe ritornare a farci guidare dalle Sacre Leggi di Natura mantenendo un sano rapporto con l’essere naturale che ci abita. La grande civilizzazione, il progresso moderno non hanno fatto altro che separare, allontanandolo, l’uomo dalla sua vera essenza naturale. Questa separazione è sotto gli occhi di tutti data anche dall’utilizzo abnorme ed indiscriminato di farmaci, primi fra tutti antidolorifici, ansiolitici ed antidepressivi oltre ad una alimentazione prettamente industrializzata dove realmente non sappiamo cosa introduciamo nel nostro organismo, dove il prodotto lavorato finisce per essere privo delle reali sostanze nutrienti e caricato invece di sostanze chimiche nocive, l’aria che respiriamo è avvelenata da inquinanti e l’ambiente in cui viviamo è cementificato oltre il necessario. Ma la Natura ha dotato l’uomo di campanelli d’allarme che segnalano quando sta andando fuori strada, quando si sta discostando dalla sua essenza e dalle sue caratteristiche naturali innate. Questo segnale viene decodificato dal corpo che per renderlo visibile manda i “sintomi” corporei, dei “malesseri psicofisici” che vanno a disturbare corpo e mente. Immaginate come quando vi si accende una spia nel cruscotto della macchina a segnalarvi che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe; sta abbassandosi il livello dell’olio nel motore?, state per finire l’acqua?, c’è un problema ai freni?. In questo caso quando si tratta della nostra auto corriamo subito dal meccanico o da chi di nostra fiducia può analizzare la situazione per rimettere a posto le cose ed evitare danni peggiori o addirittura dover fermarci in mezzo alla strada per un guasto importante. Ma questo, se le spie che si accendono sono quelle del corpo, lo facciamo anche per noi?
Per il nostro corpo la reazione più diffusa è quella di rimuovere e cancellare ogni sintomo, spegnere la spia di segnalazione attraverso l’uso dei farmaci. La realtà è invece che questo disturbo ci indica la giusta via per avvicinarci all’essenza profonda riconoscendo o eliminando la causa primaria del nostro malessere. Il sintomo aiuta ad accorgersi che qualcosa non sta funzionando, un po’ come la spia dell’auto, è un segnale di avviso che dovremmo occuparci di questo disturbo anziché limitarsi a sedarlo o nasconderlo. Far tacere i sintomi attraverso la Medicina Allopatica e la Farmacopea ha dimostrato che solo momentaneamente funziona ma con il tempo il sintomo torna ad essere visibile da un’altra parte del corpo perché la nostra parte naturale è più forte di quella civilizzata. La Naturopatia e le altre Discipline legate alla Medicina Olistica non si preoccupano di spegnere il sintomo, far si che la spia non si accenda, bensì si basano sul sostenere il lato naturale dell’essere umano dandogli spazio in quanto in questo luogo risiedono risorse nascoste, ancestrali ed inconsce vitali per l’uomo.
Il sintomo o la stessa malattia viene vista come una “benattia” perché in questo campanello di allarme sta tutta la soluzione al malessere stesso. Interpretando il linguaggio del sintomo si può capirne il senso, e questo lo sa bene la parte Psicosomatica della Naturopatia, che ricerca l’origine della malattia stessa ed individua così quella parte mancante al fine di stare bene ed in salute, ristabilendo l’equilibrio riportando lo stato di benessere. Vista in quest’ottica possiamo affermare che un percorso svolto attraverso la Naturopatia Psicosomatica non vuol dire solo far scomparire i sintomi bensì compiere un cammino di autocoscienza ed autoconoscenza che però l’uomo moderno sembra non voler accettare completamente essendo abituato ad identificare il binomio sintomo/malattia ricercando solo la disfunzione organica.
Per me è un onore ed un piacere occuparmi quotidianamente di persone che vogliono intraprendere un cammino attraverso l’approccio della Naturopatia Psicosomatica anche se mi rendo conto che molte persone si soffermano e si fermano in questa scoperta interiore una volta risolta la causa organica. Ma visto che credo fermamente nel Libero Arbitrio di cui l’essere umano è dotato rispetto le scelte e le tempistiche individuali e capisco che spesso è molto più faticoso, a volte doloroso, entrare in relazione con se stessi rispetto che con il Mondo che ci circonda.
Vorrei attraverso questo spazio veicolare il messaggio che va oltre la Naturopatia vista solo come utilizzo di erbe, piante, fiori ed affini per “curare” le diverse disarmonie o problematiche di salute. In questo caso mi sembrerebbe di fare l’allopata del Naturale, cosa che è ben distante da me. Per me avvicinarsi ed intraprendere un percorso Naturopatico significa principalmente scoprire se stessi, i messaggi che l’anima e l’istinto superiore inviano attraverso il corpo per farci procedere nel nostro vero cammino. Inoltre l’aspetto Psicosomatico permette di dare interpretazioni diverse a sintomi visti solo come organici o di funzione; in questo aspetto viene molto utilizzata la simbologia e l’analogia tra organi, sintomi, pensieri ed emozioni; un insieme ed un TUTTO che ancora una volta si mostra e ti dimostra che l’essere umano è COMPLETO, pertanto non sezionabile in parti diverse e distinte.